martedì 7 maggio 2013

Mestiere? Alabastraio!!

    
                                                          di Chiara Gallo       



Se vi è mai capitato di soggiornare presso Volterra, il celebre paesino immerso nella campagna toscana, sicuramente non potete non aver notato quei numerosi, colorati negozietti di commercianti d''alabastro che popolano le strette e ripide viuzze del centro storico!
Quegli stessi commercianti sono i discendenti di coloro che fin dall'epoca etrusca hanno contribuito a rendere la cittadina famosa in tutto il mondo.
Di aspetto simile al marmo, ma assai più friabile, questo tipo di roccia gessosa viene utilizzata per lavori minuziosi ed intarsi raffinati. 

Qui la produzione di alabastro è da sempre profondamente legata alla vita sociale e alle tradizioni dei suoi abitanti, tanto da scandirne le festività!
Grazie apersonaggi come Giuseppe Viti, mastro alabastraio vissuto nell' ottocento, gli splendidi diventarono famosi e richiesti in tutto il mondo, dal Messico all'India, finchè la crisi del '29 assestò un duro colpo al mercato estero e all'esportazione, costringendo gran parte delle botteghe alla chiusura.
“Artigiani come mio padre dovettero rinunciare all'attività e si cercarono nuove occupazioni come camerieri o infermieri!”, racconta un commerciante della zona.
Molte delle tecniche di lavorazione originali sono state oggi sostituite da moderni macchinari.
Difficile è trovare dei veri e propri laboratori di alabastrai che producano ancora tutto a mano ed il costo è piuttosto elevato.
Grazie al turismo dei paesi emergenti, in crescita costante, russi, cinesi e arabi mantengono in vita la maestria italiana.
Sarebbe però un vero peccato se quest'attività esclusivamente MADE IN ITALY si estinguesse ed una tradizione secolare fosse perduta per sempre...!

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