giovedì 23 maggio 2013

Verdeggiamo??

Tappeto green all'Auditorium parco della Musica di Roma.
Grande successo per la tre giorni dedicata al verde in tutte le sue declinazioni e sfumature.
Soluzioni per tutti. Non vi è alcun tipo di preclusione... non è necessario essere esperti, nè avere un giardino.. basta un balcone, anzi ...una finestra e tanta curiosità.


Interessanti le follie d'autore, un concorso dedicato a progettisti chiamati a reinterpretare il paesaggio, geniale “la sedia che scotta” una follia che proietta la vista del suo giocatore verso il fuoco dell'Auditorium. Essa non è per tutti, è d'obbligo raggiungerla attraverso un giardino acquatico. E più si ha coraggio di dondolarsi più si avrà modo di vedere quel fuoco geometrico nella cavea, per liberarsi in un volo temporaneo e libero. Libero dalla crisi e dalla cura.




  Bello anche il tappeto good design per un esterno domestico.


Nella sezione “balconi per Roma”, la creatività esplode; nove idee per arredare un piccolo spazio quale può essere il balcone, appunto.

Simpatico il Greentable, un piccolo orto in cassetta, trasportabile e facile da montare... mentuccia da mojito sempre fresca e disponibile.
Una pausa chez Steccolecco, gelati "nudi" che un bagno di dolcezza veste di cioccolato fondente.


Tra un geranio ed un limone ecco l'installazione di Tiziano Guardini, lo stilista della natura....il significato dell'attribuzione... vien da sé.... 



Arredopallet propone invece mobili da interno ed esterno realizzati con i bancali riciclati. Un’idea originale, ecosostenibile, a basso costo ed impatto ambientale.
Marco Gramaglia, vivaista torinese ci ricorda le proprietà afrodisiache di alcune piante comunemente usate in cucina; dal sedano al prezzemolo, dall’ origano alla senape, passando per la salvia. 
Sì....da domani guarderete il vostro basilico morente sul davanzale con occhi diversi...


Interessante sapere poi che il prezzemolo del giappone contribuisce in modo importante al rinnovamento cellulare.
L'operaio celeste crea sculture con materiali riciclati regalati dal mare.


Poco più avanti incontriamo Dottor green, Aurelio Valentini, agrotecnico, garden designer, curatore di parchi e giardini, è in grado di fornire una diagnosi sullo stato di salute delle nostre piante e utili consigli per creare un giardino, balcone, terrazzo armonico.
Atmosfera frizzantina, luci, colori, profumi. Si incontrano qua e là sondaggisti dell'ultim'ora che pongono al visitatore questioni bollenti... 
Porre la bellezza come obiettivo.. quali le azioni da proporre ai politici? 
Questo lo scopo ultimo.

Porre la bellezza al centro, si può.


                                  (il Tempo 18 maggio 2013)

Approfondimenti: 
http://festivaldelverdeedelpaesaggio.it/
-www.arredopallet.com
-www.operaioceleste.it

domenica 19 maggio 2013

Donna di naso.

Ad ogni pelle il suo profumo.
Claudia Scattolini vive a Bassano del Grappa, nativa del lago di Garda (precisazione importante per la protagonista di questa.. suggestione condivisa).
Dopo una formazione all'ISIPCA di Versailles, la scuola di Guerlain, inizia a creare fragranze on demand..
Le chiedo quali siano le caratteristiche necessarie all'ammissione ad una "scuola per nasi".




I Francesi sono ottimi profumieri ma anche l'Italia vanta
numerose eccellenze. la Francia ha certamente le scuole di elezione, i riferimenti mondiali del settore, che nessun altro possiede. 
L'ISIPCA di Versailles e' la più prestigiosa, i docenti hanno nomi importanti.
Per essere ammessi è necessario superare degli esami, conoscere bene l'Inglese e, in particolare per entrare nel mio corso, era richiesta una laurea scientifica (io sono farmacista).
Diplomarsi alla scuola di Guerlain vuol dire entrare nel mondo fatato della vera profumeria, avere accesso alla chiave segreta della formulazione, imparare a maneggiare le materie prime anche le più rare e preziose, lavorare a fianco dei grandi.



Lavora per designer, architetti, stilisti...
Lancia ora la prima collezione che porta il suo nome, il suo marchio; non cercatela in profumeria, cercatela in altri contesti, luoghi inaspettati..
tra le geomentrie di un accessorio di design, ad esempio.
Io l'ho incontrata da Neo'shop a Roma.Entri per vedere una cesta, esci con cesta e profumo.

I profumi partono dall'anima e vi tornano.

Raccontano di te e la pelle si fa tramite.

Le fragranze nascono da un ricordo intimo e privato della designer;
Marine è barca a vela,  Agrumi un uomo,  Fico un viaggio,  Ambra ha sentori di madre. 
Fragrance Designer è l'atelier dove prendono vita i sogni, dove l'anima si trasforma in un blend di oli essenziali che compongono il profumo, Laboratorio per sogni su misura.



http://www.fragrance-designer.com/ 

 http://www.isipca.fr/
 

martedì 14 maggio 2013

Wandering ZiaBruna: Regalami fiori d'arancio. Matrimonio a costo zero....

Wandering ZiaBruna: Regalami fiori d'arancio. Matrimonio a costo zero....:
No money, no fun?
Lo direte voi.
Senza denaro oggi è possibile fare molto, quasi tutto, anche sposarsi.
E' sempre la storia del sogna e realizza che, come al solito, funziona.
Una giovane coppia torinese ha creduto nel proprio sogno tanto che il prossimo ottobre dirà il suo
.... Sì sponsorizzato.
E'settembre quando Massimo chiede a Federica di sposarlo.
Batticuore e stelline negli occhi, poi una realtà raggelante; non si può.
No money.
Vagabondando in rete Federica si imbatte in una nuova "mania americana", quella di farsi sponsorizzare le nozze.
Bello, idea geniale, sarebbe un sogno.
-Come realizzarlo?
Scarsa disponibilità economica, un lavoro precario e saltuario e capacità organizzativa costituiranno le fondamenta.




Un paio di coppie italiane hanno già sperimentato questo servizio, riuscendo a coprire le spese per il 40/50 %. Non basta.
-Da dove partire?
Federica scrive il suo progetto ed inzia a contattare commercianti, artigiani e aziende italiane di settore.
-Cosa offrirà in cambio?
Visibilità e promozione. Crea un blog sfruttando al massimo le potenzialità dei social media;
i possibili sponsor incuriositi dalla proposta diventano via via effettivi.
Parte una macchina di "corsa al supporto" che renderà necessario dire i primi "no grazie da sovraffollamento".
Avete letto bene. Gli sponsor diventano troppi.
L'intenso lavoro sul web fa sì che Federica incuriosisca anche i canali mediatici classici.
La Rai in primis.
Operazione riuscita. Manca il Sì.



Federica e Massimo dedicano oggi parte del proprio tempo ad aiutare altre coppie, a titolo gratuito, come ovvio.
Condividere gioia è sicuramente più arricchente dell'accumulo di denaro.
Meno monete, più sorrisi.
 
http://cisposiamograzieaglisponsor.blogspot.it/

AUGURI

Regalami fiori d'arancio. Matrimonio a costo zero.

No money, no fun?
Lo direte voi.
Senza denaro oggi è possibile fare molto, quasi tutto, anche sposarsi.
E' sempre la storia del sogna e realizza che, come al solito, funziona.
Una giovane coppia torinese ha creduto nel proprio sogno tanto che il prossimo ottobre dirà il suo
.... Sì sponsorizzato.
E'settembre quando Massimo chiede a Federica di sposarlo.
Batticuore e stelline negli occhi, poi una realtà raggelante; non si può.
No money.
Vagabondando in rete Federica si imbatte in una nuova "mania americana", quella di farsi sponsorizzare le nozze.
Bello, idea geniale, sarebbe un sogno.
-Come realizzarlo?
Scarsa disponibilità economica, un lavoro precario e saltuario e capacità organizzativa costituiranno le fondamenta.



Un paio di coppie italiane hanno già sperimentato questo servizio, riuscendo a coprire le spese per il 40/50 %. Non basta.
-Da dove partire?
Federica scrive il suo progetto ed inzia a contattare commercianti, artigiani e aziende italiane di settore.
-Cosa offrirà in cambio?
Visibilità e promozione. Crea un blog sfruttando al massimo le potenzialità dei social media;
i possibili sponsor incuriositi dalla proposta diventano via via effettivi.
Parte una macchina di "corsa al supporto" che renderà necessario dire i primi "no grazie da sovraffollamento".
Avete letto bene. Gli sponsor diventano troppi.
L'intenso lavoro sul web fa sì che Federica incuriosisca anche i canali mediatici classici.
La Rai in primis.
Operazione riuscita. Manca il Sì.



Federica e Massimo dedicano oggi parte del proprio tempo ad aiutare altre coppie, a titolo gratuito, come ovvio.
Condividere gioia è sicuramente più arricchente dell'accumulo di denaro.
Meno monete, più sorrisi.
 
http://cisposiamograzieaglisponsor.blogspot.it/

AUGURI

giovedì 9 maggio 2013

Tachicardia a tavola. Con amore e per amore.

 Nutrizionista e food blogger? si può. Intw a Valeria Saracco


Food blog .. tutti ne parlano, molti ne immaginano, alcuni ne scrivono.. cos'è in realtà??

Il concetto di base è quello di  un diario virtuale, dove le persone scrivono ricette, diversamente da pezzi di carta volanti e raccolti in un quadernone ad anelli, con la possibilità di salvare foto ed annotare i procedimenti in maniera più veloce; ma la mania impazza e si scrive di eventi, di tour legati al cibo e al vino. I blog stanno via via diventando contenitori di informazioni legate al mondo del cibo, dei produttori locali e non. 
 
Quella del food blogger può diventare una professione. Oltre a colazioni e pranzi offerti a profusione.. come da da vivere??
 

Esiste la possibilità anche se non è facile arrivare ad avere uno stipendio dignitoso. 
I social media manager, chi cioè gestisce la comunicazione virtuale di aziende o di marchi legati al cibo può considerarlo un mestiere a tutto tondo; lo stesso vale per chi offre pubblicità e sponsorizzazione scriverendo di un dato prodotto; si può infine essere inviati specializzati nel turismo enogastronomico. L'idea della rete web quale strumento basilare per il potenziamento del proprio marketing sta finalmente convertendo anche le realtà di nicchia. di poter usufruire di questo canale per potenziare il proprio marketing. 




Come scegli un ristorante..?
Il mio blog è un po' particolare. Faccio infatti recensioni al primo appuntamento d'amore, racconto di luoghi e storie filosofeggiando sulla vita, sempre a tavola. Non seguo rigide classifiche !! Semplicemente mi documento un po' prima di fare visita al locale e mi lascio guidare dalle sensazioni di "pancia"che la location mi desta.
Sto affinando l'intuito però. Se il posto mi ispira mi viene una lieve tachicardia, dunque  seguo i battiti. 



 I tuoi criteri di valutazione.

Essendo la mia al momento una passione, i miei criteri sono quelli classici; dal rapporto qualità /prezzo , al tipo di ambiente, dall'igiene alla simpatia e gentilezza del personale. 
Poi passo alle materie prime, agli accostamenti e all' armonia dei menù.
Anche la grafica e l'orignalità sono punti da osservare.
Meno esperta al momento sugli accostamenti di cibo e vino.. tranquilli.. sto imparando. 
Devo però confessare che a forza di mangiare da chef stellati e tra assaggi e assaggini ai grandi eventi,  sto affinando il palato. 
Non vorrei prendere la sindrome del critico serio e bacchettone quindi preferisco  lo stile da trattoria: tradizione genuina, ricette con ingredienti poveri cucinati con amore. 





Quanto conta il locale ai fini di una recensione? cibo mediocre e location spettacolare Vs cibo sublime e location banale, chi vince?


Per me vince sempre il cibo. Se la location è spettacolare e il cibo mediocre ....prefersico bere un buon bichiere di vino e non mangiare. Se la location è banale ma il cibo è spettacolare tutto l'intorno prende contorni nuovi.


Hai il mappamondo sotto gli occhi.. :


-Breakfast a.. New York pancake o a Merano, in Alto Adige con il pane alle noci, marmellate e semini.

-Colazione a.. Nizza con ostriche e champagne
- Aperitivo .. nella mia Torino lungo il Po
- Cena ..(where and what) A Roma, a Palermo o in qualche paesino della Puglia, magari in una trattoria tradizionale.




Davanti ad un menu' chi vince? La nutrizionista o la blogger sperimentatrice?


L'una si è integrata con l'altra, ci sono voluti anni ma ora riesco a sperimentare facendo attenzione a ciò che mangio. E ad ogni boccone penso alla coerenza dei consigli elarigiti alle mie clienti e metto in bocca la metà di ciò che vorrei. Devo essere di esempio con l'alimentazione e il mio fisico lo dimostra. 

Un consiglio per una serata romantica?? 
duecuorieunaforchetta.com 

martedì 7 maggio 2013

Mestiere? Alabastraio!!

    
                                                          di Chiara Gallo       



Se vi è mai capitato di soggiornare presso Volterra, il celebre paesino immerso nella campagna toscana, sicuramente non potete non aver notato quei numerosi, colorati negozietti di commercianti d''alabastro che popolano le strette e ripide viuzze del centro storico!
Quegli stessi commercianti sono i discendenti di coloro che fin dall'epoca etrusca hanno contribuito a rendere la cittadina famosa in tutto il mondo.
Di aspetto simile al marmo, ma assai più friabile, questo tipo di roccia gessosa viene utilizzata per lavori minuziosi ed intarsi raffinati. 

Qui la produzione di alabastro è da sempre profondamente legata alla vita sociale e alle tradizioni dei suoi abitanti, tanto da scandirne le festività!
Grazie apersonaggi come Giuseppe Viti, mastro alabastraio vissuto nell' ottocento, gli splendidi diventarono famosi e richiesti in tutto il mondo, dal Messico all'India, finchè la crisi del '29 assestò un duro colpo al mercato estero e all'esportazione, costringendo gran parte delle botteghe alla chiusura.
“Artigiani come mio padre dovettero rinunciare all'attività e si cercarono nuove occupazioni come camerieri o infermieri!”, racconta un commerciante della zona.
Molte delle tecniche di lavorazione originali sono state oggi sostituite da moderni macchinari.
Difficile è trovare dei veri e propri laboratori di alabastrai che producano ancora tutto a mano ed il costo è piuttosto elevato.
Grazie al turismo dei paesi emergenti, in crescita costante, russi, cinesi e arabi mantengono in vita la maestria italiana.
Sarebbe però un vero peccato se quest'attività esclusivamente MADE IN ITALY si estinguesse ed una tradizione secolare fosse perduta per sempre...!

giovedì 2 maggio 2013

“A cena con.. Alighiero Boetti!”


                                                             Di Chiara Gallo

Una serata alternativa a Pinerolo chiacchierando di arte, economia e investimenti, comodamente seduti a tavola.
Il sistema più sicuro per fare investimenti? Quello dell’arte!
Proprio così, l’art market sembra essere rimasto l’unico attualmente stabile, e in crescita costante dal 2009 a oggi!
Case d’asta quali Christie’s e Sotheby’s hanno di recente concluso affari come mai prima d’ora,
battendo pezzi esclusivi! Mais pourquoi??


                                     Paolo Turati con il sig.Gallo di Remax EventImmobiliari

Semplice: rispetto al mercato finanziario, immobiliare e delle materie prime, quello dei beni culturali è molto meno soggetto al problema della speculazione e inoltre, quandanche si acquistasse un’opera si avrebbe in mano il suo valore effettivo dovendo pagare, per averlo, un conto a volte esoso..: no money, no art!
Il dott. Paolo Turati ha sviluppato bene questo concetto durante l’evento “A cena con Alighiero Boetti”, nel corso del quale ha presentato un arazzo del noto artista torinese, scomparso nel febbraio del ’94 e realizzato su progetto dell'artista nel 1974 da un gruppo di donne afghane. L’opera si intitola “Sentieri di pensieri” ed è stata acquistata dall’economista ed esperto curatore d’arte Turati appunto, ad un prezzo relativamente basso. Anno dopo anno questo magnifico esempio di Arte Povera ha triplicato il suo valore di mercato!
.... Quel che si dice… un ottimo affare!
L'arte povera, nata a Torino negli anni ’60, ha visto aumentare  considerevolmente il suo successo in termini di popolarità e quotazione, in tempi decisamente rapidi, mantenendo tuttora una posizione di stabilità sul mercato secondario.
Certo, come ha precisato Turati, non si tratta di un ambiente aperto a tutte le tasche; le case d’asta più importanti battono le opere per migliaia, se non milioni di euro.
Tuttavia questa serata, realizzata grazie al contributo di Remax Eventimmobiliari e Banca Mediolanum, è andata incontro all’interesse e alla curiosità di tutti i partecipanti, provenienti da vari ambienti: appassionati d’arte, galleristi, collezionisti, agenti immobiliari e persino la sottoscritta, la quale ha avuto l’occasione di organizzare e gestire l’evento!


Chiara Gallo con Barbara Aimar

Sperando in un bis al più presto, è d’obbligo aggiungere che i colori sgargianti del Boetti hanno sicuramente conferito una nota alternativa alle ancora grigie e piovose serate pinerolesi!
D'obbligo infine un ringraziamento al ristorante il Perbacco, coprotagonista della serata, per aver allietato i convenuti con prelibatezze tipiche della tradizione... Un vero incontro tra le arti.