mercoledì 3 aprile 2013

A.A.A. Si assumono piccioni (paradosso Italia)

 
A Roma non ci sono francobolli.
L’incipit sembra dare il via alla filippica di una vecchia zitella.
Eppure è vero.
Nella città più internazionale d’Italia, lo spaccio di francobolli potrebbe eguagliare i numeri del cartello di Medellin, polo cardine del traffico di coca in Colombia..e invece…

 Mi capita di avere necessità urgente di francobolli ed è così che inzia la via crucis atea (dato il periodo) tra le tabaccherie. Ad ogni “stazione” un nuovo passo del calvario…
- non ne abbiamo ( ora pro nobis)
- non ne teniamo ( ora pro nobis )
- non ce li consegnano da mesi (ora pro nobis)
-no, arrivederci …e così via.



Mi rassegno ad affrontare 40 minuti di coda alle Poste per avere un preziosissimo quadratino dentellato.
Le mie perplessità vengono confermate quando incontro frotte di impavidi turisti in fila con necessità medesime alla mia.

Passa un po’ di tempo ed archivio la questione.
Capita però che stia rischiando di dover fare la stessa trafila per ricaricare la tessera dei bus.. della serie … saga del servizio fantasma…

Anyway.. 
Scoraggiata dall’ennesimo “no ricarica telematica” esco e rientro dall’ultima ricevitoria visitata e mi arrendo al cartaceo.
Mi scappa la battuta sui francobolli.
Il gestore si fa una grassa risata e racconta…
Racconta che lo Stato Italiano stampa e NON distribuisce  e così fanno Le Poste.

Ma il bello s’à da venire!!!
Il mese di Gennaio ha portato tra i vari .. come li chiamano ..aggiustamento dei prezzi.. anche un aumento di dieci cent. sui francobolli.
Lo Stato ha applicato l’aumento ma NON ha stampato il cartaceo con la nuova tariffa applicata.
Ergo ha distribuito (questa volta sì) francobolli con il corrispettivo in LIRE!




Il gestore della ricevitoria giustamente mi fa notare che …”chi glielo spiega al turista che
non è una sola???”
Giusta osservazione di un addetto ai lavori..
Mentre sto per uscire (e sto già ponderando i capi da mettere in valigia per un sano espatrio definitivo), il ragazzo mi ferma dicendo:
“io comunque i francobolli li ho, ma guarda ..” (e tira fuori un blocchetto giallo )
“me li vende la banca svizzera” …osservo il blocco rettangolare giallo paglierino.
C’è scritto CREDIT SUISSE.
 “Lo Stato Italiano non mi fa lavorare, devo andare all’estero anche per questo” conclude.

Tutto questo succede in un punto focale a 250 mt dalle Poste e a 300 mt dal palazzo di Monte Citorio.

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