lunedì 11 marzo 2013

DE GUSTATIONE: Mediazione culturale in tazzina e fascino in ebollizione.


Un invito su facebook : “Seminario di degustazione di tè”.

Domenica dall’aria autunnale e Pantheon a far da sfondo. Siamo da Namastey in via della palombella.

La proprietaria ci accoglie all’ingresso, invitandoci a sistemarci in quell'area di negozio divisa da un separè.
Un menù illustrativo ci mostra cosa andremo a degustare.



Via alla lezione.
Chiara “tea sommelier” (mi piace chiamarla così anche se probabilmente gli esperti inorrideranno), possiede una padronanza della materia sorprendentemente vasta e le sue parole sono passione pura.
Un breve excursus sulle famiglie di tè, passando dall’osservazione delle foglie, al colore.
Dagli aneddoti di tradizione popolare ai cenni storici sulla situazione pre e post rivoluzione.
Una breve analisi su  struttura e proprietà, con inerenti consigli su orari e modalità di “assunzione”. (n.b. il taglio scientifico indica l’ingresso nella fase  medico-chimica del seminario).



L’attenzione al dettaglio è chirurgica.
Tutto è fondamentale: il tipo di acqua, i gradi, il tempo d’infusione e la frequenza di utilizzo delle medesime foglie.


La ritualità è doverosa, senza dimenticare che la cerimonia del tè appartiene al Giappone.
In Cina la bevanda è come il caffè in Italia..fa parte della quotidianità.. si beve per piacere, per convivio, per lavoro.


Un consiglio ai naviganti suggerisce di  prestare particolare attenzione nella scelta di un presente di cortesia da portare ad una ragazza.
Regalare un tè  ad una donna significa farle la corte…. Un gesto simbolico per dire “voglio che tu diventi radice nel mio terreno”
Uomini siete avvisati: una bustina di tè può compromettervi!!

Gusto, tatto, vista, olfatto sono lanciati in un rock scatenato. E’ il party dei sensi.


Un invito a fermarsi e osservare.
Un invito a lasciarsi guidare dalla curiosità, sempre.
… Rotte commerciali, popoli migranti, rivoluzioni sociali, scambi economici, relazioni intime… possiamo fare antropologia culturale con una sola foglia di tè.

Meraviglioso.


Per info: http://www.namastey.it

lunedì 4 marzo 2013

Pensero' al titolo........piu' tardi.



Dove il viaggio incontra la poesia.

Rientro al volo e prima di ripartire per la Capitale corro in libreria, me lo sono ripromessa.
Pregusto il pomeriggio soleggiato au bord du train che mi attende: Tra un film e un' occhio alle  colline toscane, leggerò di un viaggio australiano.
Salgo in macchina e, carica d’entusiasmo apro incuriosita il libro.. sussurro un  “Oh..” tra il sorpreso e il deluso..si tratta di poesia…
Vinto il breve impasse inizio a leggere e incontro un meraviglioso “melting pot di canoni”… un racconto imbrigliato tra la struttura poetica.
Leggo della necessità di raccontare,  immagino appunti presi in modo frettoloso, note e parole, cenni che saranno rivisti e ripresi in un secondo tempo…
Le pagine trasudano di sentimenti in conflitto, emozioni, pensieri, caldo, freddo, pioggia, puzzano di chiuso e profumano di  libertà.
..tra una pagina di Chatwin, una cassa d’arance da raccogliere e un camper da ripulire.. con davanti chilometri di strada….

Forte, intenso, vero..
Chiunque ritrova un po’ di sé..
Un libro-specchio per viaggiatori e “sognatori radicati”.
Una coperta di Linus per chi, a volte si sente rosicchiare pian piano dalla nostalgia..
Un memento per smentire coloro che credono ci siano scelte definitive.
Un invito a vivere il presente.
Un invito a seguire il proprio sogno.

Spesso do voce ai protagonisti.. questa volta ho preferito condividere il mio sentire.
In attesa del feedback dell’autore.

“Penserò al titolo più tardi”, un impasto di anima e terra.




Per info: 
Penserò al titolo più tardi 
di Emiliano Barbato
Albatros editore