sabato 10 novembre 2012

....Enrico che scolpisce la poesia.....

Ho deciso di intervistare Enrico, in occasione di una mostra in cui ha presentato delle donne meravigliose.
Un'intervista pensata, strutturata e proposta con le domande di rito... si inizia con le 5w e si continua con qualche curiosità....
Era stata pensata, appunto. Ne è uscito un breve racconto... ho preferito proporlo così, carico della passione di chi racconta......

Eccomi…

Mi chiamo Enrico Challier e sono uno scultore.
Uno scultore del legno.
Questa puntualizzazione e' importante perché ho scelto, consapevolmente, di scolpire il legno; non si tratta infatti di un ripiego dovuto alla maggiore difficoltà di reperire materiali quali  marmo o bronzo.
Lavoro il legno perché e' il materiale che mi permette di esprimermi e perché amo profondamente il legno e gli alberi…


Ho iniziato a scolpire seriamente circa dodici anni fa.
La curiosità mi e' venuta vedendo i lavori di mio nonno che ha sempre creato presepi, animali e bastoni decorati ma non ha mai voluto insegnarmi, in realtà non so perchè.
Passavo le ore a guardarlo lavorare ..poi mi e' venuta voglia di provare...
Ho sempre disegnato moltissimo e ovunque… sono sempre stato un gran lettore e mi appassionavano i libri d’arte e di poesia.
La scultura mi ha dato la chiave giusta per esprimere la creatività che sentivo forte in me.
Il mio essere autodidatta mi ha obbligato ad un percorso più lento ma mi ha regalato uno stile personale, non influenzato dalle scuole e oggi riconoscibile.


Le donne che scolpisco sono donne che nascono in me ma sono già presenti negli alberi. Nella mia ultima mostra ho presentato donne nate dalle poesie di grandi poeti…. da anni  infatti cercavo un modo per fare diventare sculture, le poesie.

Il percorso e' stato...poesie-tronco-scultura, in quest’ordine rigoroso….


Ma non sempre e' così. A volte le mie donne sono sguardi che incontro per strada, sono immagini, foto viste su libri o su riviste, sono donne reali,  sono donne della storia che mi hanno in qualche modo affascinato.
Non so dire perché le ho scolpite ma posso dire che non posso farne a meno.
Non riesco a vivere senza la scultura, e' come l'aria. Io vivo per scolpire.
E’ la cosa amo fare di più e sono fortunatissimo perché sono riuscito a farne anche il mio lavoro.

                                           Scolpisco per amore e amo per scolpire.

Le sculture non devono mai diventare un semplice esercizio di stile, di abilita' tecnica, altrimenti sono fredde, lontane e non danno emozioni. Se non ci metti dentro una sensazione, un tuo sentimento, io dico l'anima, non hanno ragione di esistere.
Secondo me la scultura ha senso solo se trasforma lo spazio in cui e' inserita. Se scegli di avere una scultura in casa dopo un po’ devi non poterne più fare a meno, solo così ha senso.


Beh..non resta che cercarlo qui...
 ...www.enricochallierscultore.it





 

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